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Bill: MPd'A 06 - Piano di riorganizzazione agricola

Details

Submitted by[?]: MoVimento della Gente (MVG)

Status[?]: defeated

Votes: This is an ordinary bill. It requires more yes votes than no votes. This bill will not pass any sooner than the deadline.

Voting deadline: January 3380

Description[?]:

- Roberto Notav

Proposals

Debate

These messages have been posted to debate on this bill:

Date20:46:36, October 12, 2012 CET
FromMoVimento della Gente (MVG)
ToDebating the MPd'A 06 - Piano di riorganizzazione agricola
MessageLa presente proposta mira ad una rivitalizzazione del primo settore tramite tre passi fondamentali in avanti rispetto all'attuale, antieconomica, normativa.
Liquido subito il terzo articolo, che considero l'unico potenzialmente scorporabile dal testo ma che altrettanto ritengo importante: un no a tutti i pesticidi e alle sostanze chimiche è molto bello e romantico, ovviamente, ma non è accettabile alla luce della competizione economica del nostro paese con le grandi potenze agricole e industriali. Non vuol dire ovviamente che per il bene del settore si debba permettere un ingresso sregolato e pericoloso di queste sostanze nelle nostre case e nei nostri cibi. Significa però permettere al settore l'utilizzo di pesticidi e concimi utili ad una abbattimento dei costi e una riduzione consequenziale dei prodotti. L'alternativa sarebbe folle: chiudere le frontiere al solo scopo di far comprare, a forza, i prodotti agricoli sani ma ipercostosi al popolo Istaliano. Questi pesticidi, ribadisco ciò che già esplicitamente dice la norma, vanno regolamentati dal governo che presumibilmente dovrà stilare una lista di sostanze legali e i modi tassativi di utilizzo, per eliminare ogni impatto dannoso per la salute.
La prima parte della proposta, primo e secondo articolo, prevedono un'inversione di tendenza: dal frazionamento anarchico delle terre, che non permette un omogenea organizzazione del settore, ad una riunificazione sottoforma di grandi aziende e grandi latifondi organizzati e gestiti dallo Stato. Come avviene per quello energetico, questo settore può riprendersi solamente così. I due articoli sono non scorporabili a mio modo di vedere, in quanto non è pensabile un ritorno al latifondo privato, nè una valorizzazione dello strumento cooperativo forzato, tra l'altro già abbondantemente fallimentare. Non è pensabile neanche la gestione statale di fondi così frammentati.
Chiedo il voto positivo in particolar modo della maggioranza governo ma anche del resto dell'opposizione, o comunque chiedo un parere articolato sui due punti della proposta. Grazie.

Date16:09:12, October 13, 2012 CET
FromTerra e Popolo
ToDebating the MPd'A 06 - Piano di riorganizzazione agricola
MessageQuesto il nostro parere.

art.1) Favorevoli alla programmazione statale in agricoltura, una nostra commissione sta vagliando l'ipotesi di piani di produzione a medio termine che ci permetteranno di soddisfare qualsiasi fabbisogno.

art.2)Potremmo essere favorevoli nel momento in cui si appai a questo provvedimento una legislazione minuziosa e specifica riguardante le condizioni di sviluppo e di gestione di tali aziende. Attualmente non ci sembra che la Nazione sia attrezzata per questa tipologia di Riforma, non fosse altro che la maggior parte dei latifondi sono in mano all'establishment del vecchio regime. Proponiamo quindi che si formi una Commissione tecnica con il compito di studiare e mappare l'intera situazione del territorio, dei terreni agricoli e relative pertinenze e servitù. Nel frattempo una Commissione dovrebe vagliare dal punto di vista economico e fiscale la situazione dell'intero comparto agricolo italiano e lavorare ad incentivi mirati e defiscalizzazione. Solo dopo interventi di questo tipo, atti a rendere chiara una situazione così complessa e censire le migliaia di realtà produttive del nostro paese, potremmo arrivare a conclusioni che garantiscano una reale efficacia ai provvedimenti messi in atto.

art.3)Prima di reintrodurre, seppur con le dovute restrizioni, l'utilizzo di pesticidi o sostanze chimiche nel nostro processo di prduzione agricola saremmo intenzionati ad applicare un'altra soluzione: l'incentivo e l'estensione del compostaggio. Come tutti sappiamo il compost, da quello prodotto industrialmente a quello autoprodotto in casa, è un ottimo fertilizzante che non incide in alcun modo sulla qualità delle produzioni e comporta palesi vantaggi economici. Noi crediamo che sia il caso di normare il comparto, creando:
- Albo dei compostatori. Chi accede all'albo e garantisce produzione continua ottiene sgravi sulle imposte relative allo smaltimento dei rifiuti.
- Incentivi e agevolazioni fiscali alle aziende agricole che producono in proprio compost (sia derivante da scarti di lavorazione sia da rifiuti).
- Finanziamenti e agevolazioni fiscali all'imprenditoria che decide di dedicarsi alla filiera del riciclo e alla produzione del compost per utilizzo agricolo.
- Agevolazioni statali per il mercato del compost (agevolazioni per chi ne produce in più rispetto al proprio fabbisogno e intenda mettere il prodotto in eccedenza sul mercato) con la creazione di veri e propri consorzi di gestione e vendita.

Sulla base di queste indicazioni la nostra posizione verso questo provvedimento è di voto contrario.

A. Cerruti- Resp. Dip. Economico TeP

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Voting

Vote Seats
yes
 

Total Seats: 20

no
    

Total Seats: 419

abstain
 

Total Seats: 60


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